A cavallo sulla Via Francigena come gli antichi pellegrini
Si dice che tutte le strade portino a Roma e sicuramente questo accade se si percorrono le Vie Romee, quel fascio di strade che nel Medioevo guidavano i pellegrini fino a una delle mete principali della Cristianità, insieme a Gerusalemme e Santiago di Compostela. La Via Francigena è la più celebre tra queste strade e grazie agli scritti del Vescovo di Canterbury rinvenuti negli anni 80, siamo riusciti a individuare e codificare gli originari tratti di questo antico cammino, scenario di storie, fatica e speranza dei tanti pellegrini che la attraversavano.
La Toscana comprende 15 tratti dalla Via Francigena, per un totale di circa 380 km di percorso segnalato e sicuro, costellato di strutture ricettive, bellissimi panorami, città, borghi, eccellenze enogastronomiche. Percorrere a cavallo questo itinerario storico crea un’esperienza nell’esperienza. È un’avventura lenta su ippovie dedicate, dove si costruisce il rapporto con l’animale mentre si incontrano tradizioni, borghi storici e paesaggi inaspettati.
Disseminati lungo il percorso non mancano i punti di sosta per far riposare il cavallo e per scoprire l’accoglienza di chi queste terre le vive. In più, questi riferimenti sono importanti punti di scambio e socialità, e una sicurezza in più per assistenza e necessità varie.
Di maneggio in maneggio, da soli o in compagnia di altri cavalieri e amazzoni, si attraversano le dolci forme che dall’estrema periferia nord della Provincia di Siena si snodano fino alle pendici del Monte Amiata e al confine con il Lazio. Dai margini del territorio fiorentino, Gambassi Terme, si scende attraverso queste meravigliose ippovie verso la suggestiva San Gimignano per poi dirigersi su Siena attraversando Strove, Abbadia Isola e il bellissimo Castello di Monteriggioni. Che si scelga di proseguire sulla Montagnola Senese con la variante San Rocco a Pilli – More di Cuna, o che si prosegua verso le Crete Senesi e la Val d’Orcia dirigendosi verso More di Cuna – Buonconvento – San Quirico d’Orcia – Radicofani – Celle sul Rigo, un viaggio a cavallo sulla Via Francigena rimarrà una di quelle esperienze da dipingere lentamente dentro di sé e che rimarrà indelebile dentro al cuore.
Aree Attraversate
Montagnola Senese
Area fortemente naturalistica che lambisce la città di Siena e si estende nei comuni di Casole d’Elsa, Monteriggioni e Sovicille. Boschi e macchia mediterranea accolgono specie animali uniche e si alternano a fiumi, falde acquifere, grotte carsiche e giacimenti di “pietra da torre” (il marmo giallo senese). Luogo d’origine della cinta senese e attraversata dalla Via Francigena, la Montagnola Senese accompagna il visitatore tra i suoi numerosi castelli, pievi ed eremi.
Siena
Una delle città d’arte più incredibili e caratteristiche, dalla bellezza medievale intatta e dall’indiscutibile fascino. Siena si identifica soprattutto con l’inconfondibile di Piazza del Campo, la piazza del Palio,che si svela all’improvviso tra i vicoli del centro, sovrastata dall’imponente Torre del Mangia. Siena è arte, tradizione ed enogastronomia, è passeggiare lento tra gli edifici e i palazzi che caratterizzano ogni contrada. È un’esperienza da fare lentamente e da scoprire passo dopo passo.
Castello di Monteriggioni
Non a caso nella Divina Commedia di Dante era una “cerchia tonda” che “di torri si corona”: Monteriggioni è un tipico castello medievale intatto, dove sembra che il tempo si sia fermato. Suggestivo dall’esterno, delizioso al suo interno, con botteghe e negozietti, piccole abitazioni, avvolto dalle spesse mura e dalle 15 torri fortificate. Un tuffo nel passato a due passi da Siena.
Strove
Luogo di origine della famiglia Tolomei e castello del Comune di Siena, Strove è una piccola e affascinante località che mantiene ancora oggi l’aspetto tipico di abitato medievale.
Abbadia a Isola
Lungo la Via Francigena, ai piedi di Monteriggioni, il piccolo e antico insediamento di Abbadia Isola deve il suo nome al suo antico aspetto, che ricordava un’isola nel mezzo alla palude nella quale era immersa (oggi bonificata). Bellissimi da visitare la chiesa e il monastero, da sempre luogo di accoglienza dei pellegrini.
Sovicille
Il territorio di Sovicille ha il tipico aspetto dell’area che lo ospita: ai piedi della Montagnola Senese e a nord della riserva naturale del fiume Merse, questo piccolo borgo si trova al centro di una rete di antichi centri satelliti, di castelli e di pievi, in una zona completamente immersa nella natura.
Val d’Arbia
Intersecata in buona parte con il territorio delle Crete Senesi, la Val d’Arbia è un’area circoscritta che si estende dalle porte di Siena, lungo la Via Francigena, seguendo il fiume Arbia. Tanti centri abitati lungo il percorso si alternano a piccole gemme nascoste, come il caratteristico borgo di Lucignano d’Arbia.
More di Cuna
More di Cuna è la parte più “moderna” dell’antica località Cuna. Come nella vicina Monteroni d’Arbia, anche questa era una zona che si caratterizzava per l’ospitalità data ai pellegrini della Via Francigena.
Val di Merse
La Val di Merse è oggi quasi completamente riserva naturale, ma sin dal Medioevo è stata terra fondamentale nella produzione delle farine nel senese grazie ai suoi numerosi corsi d’acqua che alimentavano i tanti mulini. Chiusdino, Murlo, Sovicille e Monticiano sono i comuni che delimitano il bacino del fiume Merse e dell’affluente Farma, fino ad arrivare alle prime colline metallifere. Tra i vari splendidi, piccoli borghi di questo territorio, si distingue la maestosa Abbazia di San Galgano, con la sua spada nella roccia.
Sovicille
Il territorio di Sovicille ha il tipico aspetto dell’area che lo ospita: ai piedi della Montagnola Senese e a nord della riserva naturale del fiume Merse, questo piccolo borgo si trova al centro di una rete di antichi centri satelliti, di castelli e di pievi, in una zona completamente immersa nella natura.
San Rocco a Pilli
Il paese di San Rocco a Pilli si trova all’interno di un’area che in passato comprendeva tre chiese e alcune piccole borgate. Nel tempo gli abitanti sono aumentati e attualmente è tra le frazioni più popolate del comune di Sovicille.
Val d’Orcia
Patrimonio UNESCO dal 2004, il territorio della Val d’Orcia e i suoi paesaggi rimandano immediatamente alla Toscana nell’immaginario collettivo e tanta bellezza è stata spesso scelta come set di importanti film. Il territorio è vasto e si estende nel sud della provincia di Siena, rasentando il Monte Amiata e l’Umbria. Di natura prettamente agricola (Il Brunello di Montalcino e il pecorino di Pienza sono tra i prodotti di punta), la Val d’Orcia deve la sua natura e il suo aspetto alla storia medievale che l’ha caratterizzata.
San Quirico d’Orcia
San Quirico d’Orcia è uno dei più importanti borghi della Val d’Orcia, con notevoli opere urbanistiche e un giardino all’italiana che si affaccia sulla piazza principale. Nei dintorni del borgo si possono ammirare paesaggi da cartolina, come il famoso circolo di cipressi. La vicina frazione di Bagno Vignoni è un rinomato centro termale, dall’architettura tipica e inconfondibile con la sua piazza principale interamente occupata da una vasca piena d’acqua.
Campiglia d’Orcia
Piccolo gioiello arroccato ai margini della Val d’Orcia, dal quale godere di un panorama indimenticabile. Vicinissima alle acque termali di Bagni San Filippo, Campiglia d’Orcia è anche famosa per il marrone, tipico di tutta la zona del Monte Amiata.
Radicofani
In posizione dominante, dalla torre che sovrasta la fortezza di Radicofani si spazia con lo sguardo su un vastissimo territorio che va dal Lago Trasimeno al Lago di Bolsena, dall’Appennino alla costa. Un tempo presidio di controllo tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, oggi di Radicofani è possibile visitare questa suggestiva e meravigliosa costruzione, insieme al borgo con i suoi caratteristici edifici e al bosco circostante.
Celle sul Rigo
Ai confini della Val d’Orcia, all’estremo sud della Toscana, la frazione di Celle sul Rigo è un piccolissimo centro abitato caratterizzato da una piazza che risulta quasi sproporzionata per la sua grandezza. Tipici di questo borgo sono i pici fatti a mano, che sembrerebbero avere origine proprio in questo luogo.
San Gimignano
“San Gimignano dalle belle torri” o “Manhattan” del Medioevo: arroccata sulle colline a nord della città di Siena, impossibile non notare il profilo caratteristico di uno dei borghi medievali toscani più visitati. Patrimonio UNESCO, conosciuta per la Vernaccia e lo zafferano, per le innumerevoli opere di architettura perfettamente conservate e soprattutto per le sue quindici torri (delle 72 originarie), che rendono inconfondibile questa piccola e antica cittadina.